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Bosco del Sorriso, abbracciamo l’energia della natura

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La natura come madre dell’umanità, le piante e gli alberi come suoi messaggeri portatori di benessere fisico e mentale. Il 15 settembre 2012, nell’Oasi Zegna ha aperto al pubblico Il Bosco del Sorriso, un percorso esperienziale che permette ai visitatori di riscoprire questa antica credenza la cui fondatezza è stata dimostrata recentemente da accreditati studi scientifici. Lungo un tragitto ad anello di 4,8 km che, partendo dal fake rolex watches Bocchetto Sessera, si inoltra nella natura incontaminata dell’ Alta Val Sessera, è possibile vivere un’esperienza unica sperimentando in prima persona gli effetti benefici dei campi elettromagnetici emessi dalle piante. Abbiamo chiesto all’ecodesigner Marco Nieri di spiegarci i principi del metodo del “Bioenergetic Landscape” da lui sviluppato, sulla base del quale è stato realizzato il Bosco del Sorriso. Da dove nasce il metodo “Bioenergetic Landscape”? Questa innovativa tecnica nasce da un approfondito studio della relazione elettromagnetica che si può verificare per risonanza tra la Biosfera locale, l’uomo e le piante. Ogni specie vegetale possiede proprie caratteristiche energetiche capaci di influire in maniera diversa sul nostro organismo e, in certe condizioni, gli alberi sono in grado di modificare favorevolmente la qualità bio-elettromagnetica della Biosfera che li circonda. Il “Bioenergetic Landscape” studia e utilizza i campi elettromagnetici emessi dalle piante fino a decine di metri di distanza e presenti sul luogo per modificare favorevolmente la qualità energetica della nostra Biosfera, creando aree di particolare benessere per l’organismo all’interno di Parchi e Giardini Bioenergetici. Esattamente ciò che abbiamo realizzato nel Bosco del Sorriso nell’Oasi Zegna. Fin dall’antichità le culture hanno suggerito di abbracciare gli alberi per recuperare l’energia vitale e ottenere un beneficio psicofisico. E’ una pratica che può essere recuperata anche nel Terzo Millennio? Certamente sì. Gli alberi e le piante hanno sempre svolto un ruolo centrale nelle culture arcaiche e il mito dell’ “albero guaritore” è diffuso in tutto il mondo. L’obiettivo del progetto è proprio quello di riaprire questo dialogo antico di secoli, ma ormai dimenticato, risvegliando nelle persone la consapevolezza dell’esistenza di una reciproca interazione tra tutti gli esseri viventi. In che modo i campi elettromagnetici interagiscono con il nostro organismo? Gli effetti delle piante e la loro intensità sui vari organi del corpo umano dipendono dalle specie utilizzate e dalla loro esatta collocazione. Nel Bosco del Sorriso ci sono per esempio faggi e betulle che emettono campi benefici per le ovaie, prostata, cistifellea, intestino tenue, pancreas, sistemi immunitario, linfatico e nervoso. Ma hanno effetti taumaturgici anche per la tiroide, occhi, orecchie, capelli, pelle. Soggiornare in questi spazi comporta un efficace recupero dallo stress e un intenso apporto di energia vitale per l’intero organismo. Tutto ciò che bisogna fare è sostare vicino alle piante per almeno dieci minuti nelle aree segnalate. Che tipo di studi devono essere realizzati per creare un Giardino Bioenergetico? Sono necessarie attente e raffinate misurazioni sul posto e sulle piante tramite un perfezionato strumento biofisico che si chiama “antenna Lecher”, utile per conoscere con precisione lo stato della Biosfera e studiare gli effetti energetici di ogni specie arborea, scegliendo quelle più benefiche e il luogo dove collocarle con precisione. La corretta messa a dimora permette alle piante selezionate di interagire con l’elettromagnetismo naturale del luogo modificandone localmente la qualità e l’influenza energetica sui nostri organi. A chi è particolarmente consigliato il percorso esperienziale nel Bosco del Sorriso? A tutti coloro che amano la natura e sentono il bisogno di abbandonare per qualche ora i ritmi della vita di tutti i giorni, per riscoprire l’antico legame che esiste tra gli esseri umani e il mondo naturale. Anche per i bambini, che non dimentichiamo saranno gli adulti di domani, visitare il Bosco del Sorriso è un’esperienza unica che di sicuro non dimenticheranno. A loro sono dedicate tre suggestive aree di sosta allestite con sedute in pietra e grandi libri in legno di cedro profumato, sui quali si possono leggere le Favole del Bosco inspirate alla filosofia steineriana e ai tre alberi più diffusi in quei luoghi. Che messaggio è in grado di dare questo progetto ai visitatori e in particolare alle nuove generazioni? Come dimostrato da Ermenegildo Zegna, che a partire dal 1930 progettò e finanziò l’imponente opera di riforestazione delle montagne a ridosso del Lanificio Zegna creando un meraviglioso paesaggio alpino, l’amore per la natura permette di realizzare progetti splendidi e duraturi nel tempo. Il Bosco del Sorriso è un’ulteriore occasione per ricordare che ogni singolo visitatore ha l’onere e l’onore di preservare e valorizzare questo splendido territorio ricco di valenze antropiche, ottenendone in cambio benefici psicofisici immediati. Foto di Giovanni Caccamo Scarica il depliant del Bosco del Sorriso 2013

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